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Forni a legna: vantaggi e svantaggi

Forni a legna: vantaggi e svantaggi
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In cucina, lo strumento più antico utilizzato per la cottura delle pietanze è senz’altro il forno a legna. E quando si parla di questa tipologia di forno, l’immagine tipica che viene immediatamente in mente, è una pizza tonda, nel momento in cui viene sfornata, in pizzeria.

Ma anche in casa, se si ha uno spazio idoneo a collocarlo, il forno a legna può dare molte soddisfazioni perché, oltre alla pizza, si possono cuocere moltissime pietanze, con risultati di gusto difficilmente raggiungibili con altri tipi di forno.

La caratteristica estetica del forno a legna aggiunge valore a un arredamento in stile rustico oppure a un giardino e, anche se per utilizzarlo è necessaria un’abilità di livello superiore, l’atmosfera di convivialità che riesce sempre a creare, compensa le attenzioni che il suo uso richiede.

Principali vantaggi del forno a legna: la cottura della pizza e di altri alimenti

Il forno a legna è di norma costruito con materiali altamente isolanti, come i mattoni refrattari, legati da strati di cemento. La scelta del materiale non è casuale, perché la pietra refrattaria, utilizzata per la struttura e per la platea interna, garantisce una cottura uniforme e omogenea ed è in grado di raggiungere temperature altissime, ideali per la cottura della pizza, che risulta morbida dentro e croccante fuori.

Non solo pizza, però: nel forno a legna, tradizionalmente, si cuoce il pane, ma anche la pasta e le pietanze come i secondi e i contorni in teglia, fino ai dolci e ai biscotti.

È il sistema di cottura ecologico per eccellenza, dato che, per la sua alimentazione, si serve di un combustibile sostenibile al 100% e consente, in questo modo, di risparmiare altri tipi di energia.

Certo, per utilizzare il forno a legna serve essere abili e consapevoli del fatto che richiede una manutenzione costante: la canna fumaria va controllata e pulita periodicamente e bisogna rimuovere la cenere dalle piastre di cottura alla fine di ogni ciclo di cottura, per consentire al forno di conservare un ambiente idealmente idoneo al prossimo utilizzo. Bisogna anche controllare l’integrità di tutti i componenti strutturali, perché le fessure nei mattoni o nel cemento attirano gli accumuli di fuliggine e causano dispersioni di calore che ne pregiudicano il regolare funzionamento.

Rispettando queste modalità d’uso, il forno a legna si rivela, comunque, la scelta più funzionale alla preparazione di piatti squisiti e pizze cotte a regola d’arte, anche nell’uso casalingo.

Principali svantaggi del forno a legna

Oltre a richiedere una certa manualità per essere correttamente utilizzato, il forno a legna ha bisogno di un ampio spazio per l’installazione; negli ultimi anni, comunque, la creazione di numerosi modelli di forno a legna dedicati all’uso domestico, ha portato alla diffusione in commercio di esemplari di dimensioni più ridotte, anche mobili.

L’installazione richiede un lavoro in muratura, realizzato a regola d’arte da un professionista; inoltre, perché il forno funzioni perfettamente e in sicurezza, durante l’uso bisogna accertarsi che i fumi di combustione defluiscano correttamente. A questo proposito, si deve evidenziare come un forno a legna non possa essere posizionato ovunque, ma necessita di uno spazio aperto o di un’abitazione autonoma, in cui sia possibile installare una canna fumaria.

Anche se il combustibile con cui viene alimentato il forno a legna è facilmente reperibile, bisogna considerare che un forno di dimensioni standard (dal diametro di circa 1,5 m), per ogni ora di lavoro consuma circa 4/5 kg di legna e deve essere costantemente rifornito: diversamente, si rischia di non riuscire a mantenere stabile la temperatura interna, fattore indispensabile per ottenere una cottura perfetta.

La stessa cottura dei cibi è più difficile da controllare, rispetto ad altre tipologie di forno e la temperatura non può essere regolata esternamente, ma solo mantenuta costante, verificando di continuo il grado di calore e il volume della brace.

Consigli per la scelta consapevole di un forno a legna

Vale la pena, dunque, acquistare un forno a legna? Se si è in possesso di tutti i requisiti di spazio e installazione necessari, questa tipologia di forno è sicuramente la scelta ideale non solo per un professionista della ristorazione ma anche per un appassionato cultore dell’arte gastronomica.

In tutti i casi, una scelta razionale parte sempre considerando alcuni elementi essenziali, primo fra tutti l’approccio che si intende avere con le preparazioni.
Comprare un forno troppo grande o troppo piccolo per le reali esigenze che si hanno, sarebbe una spesa inutile, così come decidere di impiegare una grossa cifra o, viceversa, di economizzare sull’acquisto: entrambi, infatti, sono atteggiamenti controproducenti, perché un acquisto soddisfacente, oltre che sul costo, si basa sulla valutazione dei fattori che hanno determinato la scelta.

Il criterio che deve guidare la decisione di acquistare un modello piuttosto che un altro, dunque, è quello che fa riferimento alla “qualità realizzativa“: dimensioni e costo del forno devono essere equilibrati alla funzionalità, alla praticità di utilizzo e alla potenzialità di venire incontro alle singole esigenze.

Anche da un punto di vista estetico non si può dimenticare di valutare la capacità di un forno a legna di arredare lo spazio dove verrà collocato, tenendo sempre d’occhio le dimensioni e l’ingombro reale.

Infine, nel caso di acquisto online, è sempre bene visionare la scheda tecnica del forno a legna fornita dal produttore sul sito web, in modo da conoscere esattamente, prima ancora di decidere se comprarlo o meno, tutte le caratteristiche essenziali del prodotto.

Approfondimenti

  1. Forni a legna bianchi e forni a legna neri
  2. Disposizioni normative riguardo l’installazione della canna fumaria per forno a legna